giovedì 31 marzo 2011

Levi's 501 Masterpiace

Nick Kamen nello spot CULT del 1986
è l'indumento in assoluto più indossato nel mondo, attraversa continenti e generazioni diverse
segni particolari: la cucitura a doppio arco ricamata sulle tasche e l'etichetta rossa sulla destra differenziando i Levi's 501 dalle imitazioni. Ci vogliono 37 operazioni, 191 metri di filo, 5 bottoni e 6 rivetti per creare un paio di jeans.
Marlon Brando 1953
fà dei 501 il mito della ribellione giovanile

Ad oggi oltre 4 miliardi di pezzi venduti nel mondo. Tutti i Levi's 501 sono 'shrink-to-fit', prima tagliati, poi cuciti e lavati; ecco perchè più si indossano e meglio si adattano al corpo.
Il numero 501 viene usato per la prima volta nel 1890 per definire il miglio jeans dell'assortimento
 Levi's , fatti con denim 'XX' extra resistente. Nel 1935 i primi jeans da donna, chiamati Lady Levi's, sono l'evoluzione fashion del 501 nel momento in cui Hollywood crea il mito western. Il successo è immediato. Negli anni 50, sempre nella scia del cinema, i Levi's 501 diventa simbolo della ribellione giovanile. E poi il mondo dell'arte: Jackson Pollock indossa 501 e T-shirt bianca, Pablo Picasso gli scelse come uniforme da lavoro, Andy Warhol non indossò altro per metà della sua vita e anche Damien Hirst ne fece un'opera d'arte. Per non parlare del pianeta moda: da Coco Chanel a Yves Saint Laurent, da Tom Ford a Dolce&Gabbana, molti stilisti hanno reso omaggio al 501. Nel 1964 Time Magazine lo elegge miglio capo di moda del XX° secolo, battendo la minigonna e il tubino nero. Quando si dice un CULT!!
Quindi ragazze ripescate un bel paio di 501 che avrete senz'altro conservato nel vostro guardaroba o quello della mamma e uscite a far vittime...!!! 




martedì 29 marzo 2011

trattamenti semplici, veloci e completamente naturali


eccovi  le 'ricette' di alcuni semplici trattamenti per viso e corpo da preparare comodamente a casa nostra con gli ingredienti che troviamo nel frigo o in dispensa

MASCHERA VISO:

A_un tuorlo d'uovo e un cucchiaio di olio di oliva, mescolare bene e stendere su viso e collo, tenere per 10 minuti e lavare. Dona colorito e tonicità al viso.

B_succo di mezzo limone e due cucchiai di yogurt bianco, mescolare e stendere  su viso e collo, appoggiare sugli occhi chiusi due fette tonde di limone; tenere per 15 minuti e lavare. Trattamento anti-rughe da fare una volta la settimana.
si potrebbero aggiungere 5 gocce di olio essenziale di ylanghi-lang o una goccia di olio di rosa della muscheta



SCRUB VISO E CORPO

A_ miele, olio di semi e zucchero ( la quantità è a vostra discrezione in base alle parti del corpo che intendete trattare) massaggiare sulle zone e risciacquare con abbondante acqua tiepida e una spugna. Elimina dalla pelle dalle cellule morte e dona un effetto liscio; da ripete ogni settimana.

B_miele, olio di semi e sale fino (in alternativa anche bicarbonato) massaggiare su tutto il corpo e lasciare  agire per almeno 10-15 min prima di risciacquare con abbondante acqua tiepida e una spugna. Elimina dalla pelle le cellule morte e la nutre grazie ai sali minerali contenuti nel sale e nel bicarbonato.

ANTICELLULITE

mezza busta di cacao amaro in polvere mescolare con acqua fino ad ottenere una crema, spalmarla su cosce e ventre e avvolgersi con pellicola trasparente, tenere per 30 minuti. Sciacquare con abbondante acqua, applicare anche tutti i giorni per un mese per eliminare l'effetto buccia d'arancia e perdere 3-4 centimetri. E' consigliabile abbinare anche un pò di attività fisica.
si potrebbe aggiungere 8 gocce di olio essenziale di limone, 8 gocce di olio essenziale di pompelmo e 4 gocce di ginepro.

Colazione da Tiffany - Romanzo



Quando Colazione da tiffany venne pubblicato per la prima volta nel 1958, il 'Time' definì la sua eroina , Holly Golightly, 'la gattina più eccitante cha la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. E' un incrocio tra una Lolita un pò cresciuta  e una giovanissima Auntie Mame (l'eccentrica protagonista dell'omonimo romanzo di Edward E. Tanner, del 1955)... sola, ingenua e un pò impaurita'.
Di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, Holly è stata la sua preferita, ed è facile capirne il perchè.
Holly Golightly è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sè con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. E' un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing. O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood,  il vecchio ragazzo Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario del bar e timido innamorato...
'Holly Golightly', scrisse 'The Atlantic', 'è bizzarra, simpaticissima, commovente... e reale.'

Vale la pena di essere letto perchè da i veri colori al personaggio di Capote che a causa della censura è stato impallidito dalla versione cinematografica della Paramount.
Il personaggio di Paul in realtà è uno scrittore vicino di casa di Holly che racconta le sue vicissitudini non in estemporanea, ma a distanza di anni, nel romanzo non si innamorano e non c'è il dialogo finale* nel taxi , ma gatto viene semplicemente abbandonato tra gli scatoloni...
Holly è una prostituta o una moderna escort e per un breve periodo convive con una donna con la quale ha una storia...

L'allusione alla bisessualità di Holly, che nel libro è un elemento fondamentale, nel film viene rimossa per rendere il personaggio più adatto alla Hepburn.
Il cambiamento che più disturbò Capote, comunque, fu quello che riguardò il finale. Il libro, infatti, non ha un lieto fine: il bacio che si vede alla fine del film, che fa presagire una romantica vita di Holly e Paul insieme, non c'è, e Holly di fatto prende quell'aereo per il Sud America. Nell'incipit del romanzo infatti, troviamo Paul, a parecchi anni di distanza, che si chiede dove sia finita Holly, e se mai la rivedrà.
*Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa. (Paul_ Colazione da Tiffany)

Innamorata di un angelo

di Federica Bosco

"Una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così, senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo. E io non facevo eccezione". Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irraggiungibile sogno: entrare al Royal Ballet  School  di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le sezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente indissolubili che Mia non sarebbe ami in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
Federica Bosco racconta, con travolgente e sottile ironia, una straordinaria, delicata e commovente favola moderna, intrecciando, con lo stile che la distingue, il reale al sorprendente e all'inaspettato.

disponibile in versione EBOOK
WWW.NEWTONCOMPTON.COM
in libreria a 12.90 euro

un autrice di culto: oltre 400.000 copie vendute
grande successo, sei edizioni in un mese
www.federicabosco.com

lunedì 21 marzo 2011

dare colore a una casa

Lo stile non ha nulla a che vedere con il denaro. Mettere un cache-pot a un vaso a un vaso di fiori sul tavolo non costa granchè, e nemmeno usare dei bei tovaglioli per cena. Che si trattasse di scegliere abiti, libri o pezzi di arredamento, Audrey mescolava oggetti preziosi e non con lo stesso aplomb. A pranzo adorava mangiare hot-dog, però li accompagnava con fagiolini freschi del suo orto; tutti lo possono fare.
La cosa fondamentale è che la casa (come il guardaroba) rispecchi la vita, gli interessi e la storia di ognuno. Il buon gusto di Audrey era tanto evidente che, entrando in casa sua non si poteva non capire che li ci viveva lei. Non abbiate timore di mostrare un pò della vostra personalità: portate qualche oggetto dai vostri viaggi e metteteli sul tavolo... Accertatevi però che siano dei piccoli gingilli, per non prevaricare gli ospiti!
In casa Audrey amava fiori freschi, aveva un bel giardino di aiuole e un viale di sessanta rosai piantati da Givenchy in occasione del sessantesimo compleanno di lei. Che viviate in un monolocale  o in una villa di mille metri quadri, potete approfittare di qualche consiglio di Audrey per abbellire la vostra dimora.

domenica 20 marzo 2011

verdeacqua tiffany che passione!!!

hermes pulse, in questo colore è da perdere il fiato!
Tod's pochette in rettile con fibbia a rilievo


pochette diesel

decollettè  spuntato scamosciato
converse all-star
abito bluemarine
abito Patrizia Pepe


miss-escape dolce&gabbana bag

vi propongo la mia "collezione privata" di accessori e abiti in verde acqua....
colore che io adoro: perfetto per la primavera estate 2011, esalta la pelle abbronzata, sta bene a tutte, bionde, more, castane....
sbizzarritevi ragazze andate per negozi a caccia di color tiffany!!!!

princess


Oscar de la Renta sulle passerelle di New York  2011 ha presentato queste acconciature stile Grace Kelly molto semplice, lineare e di gran classe.
Dice che basta fare una coda alta, avvolgerla intorno alla base e operare con delle forcine... sarà... ma tutto quel volume come facciamo ad ottenerlo???


http://www.bellasugar.com.au/2011-Spring-New-York-Fashion-Week-Backstage-Beauty-Report-Oscar-de-la-Renta

posso rimodellare il seno con alcuni esercizi?

lo abbiamo chiesto a Monica Cagiano, insegnante di pilates e ginnastica posturale

MC "Un seno nuovo lo si ottiene solo con la chirurgia, ma se imparate la giusta postura di schiena e spalle, lo avrete più alto e sodo".
perche?
MC "Se, per esempio, state ingobbite o tendete a tenere le spalle in avanti, il seno si abbassa e l'effetto "svuotato" si evidenzia"
come si corregge la postura?
MC "Con esercizi mirati da fare due volte al giorno per 10 minuti ciascuno"
gli esercizi si possono fare a casa?
MC "Si. Per le spalle: portate le scapole verso il basso più che potete e tenetele giù per un minuto, ripetete 10 volte. Per raddrizzare la schiena: sedute con la colonna eretta e gl' occhi chiusi, puntate gli indici, paralleli al pavimento, sotto i lobi e fate ondeggiare lentamente la testa tenendo fermo il busto. Contate fino a 20, rilassatevi e ripetere 10 volte".
ma esiste anche una ginnastica specifica per il seno?
MC " Si. E funziona se la fate ogni giorno per 10 minuti, con la postura eretta altrimenti i pettorali che sostengono il seno non si rinforzano".
ci indichi qualche esercizio?
MC "Unite le mani difronte al petto e premete forte i palmi; per evitare di portare in avanti le spalle, immaginate di mandare le ascelle verso il pavimento. Poi, poi fate aderire le braccia ai fianchi portando in avanti gli avambracci; ponete quindi due palline tra i gomiti e fianchi e premete forte portando spalle e scapole verso il basso".
credi nell'efficacia dei cosmetici?
MC "Se abbinati a una ginnastica costante e usato quotidianamente aiutano a rendere la pelle più elastica e a rassodare. Vi consiglio siero intensivo voluminizzante seno notte, Collistar (euro 39).
E' un cosmetico che usato ogni sera favorisce l'aumento del volume del seno fino a una taglia. Lavora al contrario di un anticellulite, infatti stimola la formazione di cellule adipose, consentendo un maggior accumulo di grasso. Non ha particolari controindicazioni, ma non può essere usato in gravidanza e in allattamento.
glamour 229 marzo 2011
Vuoi ridisegnare il tuo seno senza chirurgia? Potenzia l'efficacia dei trattamenti cosmetici con l'assunzione dell'integratore alimentare Push-Up. E' formulato con un attento dosaggio di soia, luppolo e altri estratti vegetali che favoriscono dall'interno la tonicità dei tessuti cutanei del seno. 30 compresse (euro 24.50)

si e no con il pancione

Quali sono i cosmetici giusti se aspetti un bambino?
L'abbiamo chiesto al dermatologo: la dottoressa Magda Belmontesi

DA FARE

protezione sole
"Le macchie della pelle diventano più frequenti in gravidanza", dice la dermatologa "Per questo scegliete protezioni con filtri fisici, come ossido di zinco e di titanio, non chimici".

cure antiossidanti
"In gravidanza il metabolismo lavora per due e produce più radicali liberi", dice la Belmontesi. "Questo accelera le aggressioni alla pelle e il photoageing. Per contrastarli consiglio cure mirate a basate sugli antiossidanti".

tinte per i capelli
"Fate pure, vi faranno sentire più belle, ma devono essere senza ammoniaca", dice la dermatologa "E con le nuove formule si possono colorare anche le radici".

DA EVITARE

retinolo
"Ovvero la vitamina A: usata nei cosmetici, è da evitare", dice la Belmontesi. "Perchè appartiene alla famiglia dei retinoidi, che possono causare danni al feto.
No, quindi, anche a tutti i prodotti che hanno scritto sull'etichetta: retinoico o isotretinoina


botox e filler
Vietati. "I medici esteri non effettuano iniezioni di botox o filler alle pazienti in gravidanza", dice il medico estetico Rosa Maria Gobbi. "Perchè non ci sono ricerche certe sugli effetti collaterali".

anticellulite
"Non usate anticellulite in gravidanza, alterano il sistema ormonale" dice la Belmontesi. "In gravidanza occupatevi solo di prevenire le smagliature spalmandovi ogni giorno olio di mandorla su tutto il corpo."

glamour 229  marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

Holly Style


l'abito per ogni occasione

Il tubino nero è un classico intramontabile. Il vestito che sta bene a tutte. Anzi, se hai messo su un po’ di ciccia sui fianchi e sul sedere ti starà  ancora meglio. Perché è un vestito che ama le forme. Perché nasce negli anni 20 da quel genio di Coco Chanel. Ed è poi portato in trionfo dalla Hepburn in Colazione da Tiffany nel 1961. Dagli anni 60 non è mai passato di moda. Anche se ultimamente è tornato alla ribalta. Meglio per noi, perchè  se ne trovano in giro per tutti i gusti e per tutte le tasche.  Anche se, come tutti i capi più importanti del guardaroba, dovrebbe essere di sartoria, dovrebbe starti cucito addosso. Quindi se hai anche tu il metabolismo ad altalena come il mio (oggi +3 kg domani -2 kg) ti consiglio di fartene confezionare almeno 3, altrimenti il tuo vestito su misura sarà a misura solo del tuo panico quando, dieci minuti prima di uscire, scoprirai con orrore che ti servirebbe un’affettatrice per entrarci.  


Il tubino nero cade rigorosamente sopra al ginocchio, mai volgare, ma con uno spacco che stuzzica l’immaginazione. Splendidamente sexy ed elegante nella sua semplicità. Facilmente personalizzabile secondo il tuo stile, perché si abbina a meraviglia sia al filo di perle che hai fregato alla nonna, sia a quegli splendidi orecchini etnici che hai comprato in bancarella per due euro, ma che vorresti far credere a tutti che siano il souvenir della tua ultima fuga esotica. È il vestito che ti risolve sempre il non ho niente da mettermi e che ti salva magicamente dal panico da dress code, perché va bene in qualsiasi occasione, dal al mattino alla sera, sia che si tratti di andare in ufficio, a un pranzo importante, un aperitivo con le amiche o per una cena con il tuo lui. La scarpa ideale, soprattutto se indossato la sera, è per forza la décolleté, magari con un bel tacco importante o un sandalo gioiello o un sandalo e basta. Eviterei le ballerine... almeno 3-4 cm di tacco ci vogliono sempre! C’è chi lo disdegna con lo stivale, io personalmente amo i mix di stili diversi: un bel stivale casual in una calda tinta cognac, pashmina abbinata ed una maxi bag  e ti trasformi subito nella Misha Burton de noi altri.
Il tubino nero piace a tutti gli uomini, anche se di moda ci capiscono quanto tu di astrofisica; fate un sondaggio tra i vostri amici, mariti, fidanzati: è l’abito femminile che preferiscono, sarà l’immagine di sobrietà ed eleganza che ti regala istantaneamente la petite robe noire?  O sarà semplicemente che mediamente l’uomo, intendendosi di moda quanto tu di ingegneria meccanica, si sente spazientito di fronte a chiassose fantasie e non sa come interpretare troppi frou-frou e volants? Il tubino lo toglie dall’imbarazzo, perché l’ha visto indossare anche a sua madre e si ricorda come era elegante e poi a vedere quella lunga zip che scorre lungo tutta la tua schiena non penserà ad altro per tutta la sera che al momento in cui la farà scorrere giù. Perché tu maliziosamente gli chiederai aiuto. Che noi donne a toglierci certi vestiti da sole non siamo proprio capaci… Perché non c’è niente di più sexy di un abito contenuto e pacato come il tubino nero. Ma se proprio non puoi patire la sobrietà ne esistono anche di modelli scollati sul davanti o sul dietro, ma attenzione: la zip sta sempre sulla schiena...

creato da Givenchy per Audrey
in occasione del film
Cenerentola a Parigi

martedì 15 marzo 2011

Colazione da Truman Capote

colazione da trumanMi sento così sconsideratamente voyeur quando leggo biografie o autobiografie. ma adoro leggerle.  picasso, dora, peggy, frida, corè li porto tutti nel mio salotto e si chiacchiera. al di la dei cenni anagrafici, la biografia conosciuta sui libri di storia o storia dell’arte. Mi piace metter il naso, curiosare nella vita poco pubblica –per quanto l’oggetto delle mie curiosità si guardi bene dal mettere in piazza la sua vera vita privata- dei personaggi che mi affascinano. E non vengono mai da lontano (tutti del ventesimo secolo), e son tutti in un certo modo collegati fra loro e attraverso questi collegamenti s’intrecciano e s’inseguono fino ad arrivare a me. peggy e la marchesa hanno abitato, non in quest'ordine, a venezia nello stesso palazzo dei leoni che tanto mi affascina ogni volta. È arrivato il turno di truman capote, lo aspettavo, seduta in una sala d’aspetto letteraria con le gambe unite, le ginocchia strette, i piedi uniti e le due mani vicine sul manico a mezzaluna di una borsetta rigida appoggiata sulle gambe, la schiena rigida, dritta. Lo aspettavo così, come ora aspetto di entrare nella factory un giorno o l’altro, giorno che non tarderà molto ad arrivare. COLAZIONE DA TRUMAN incontri con capote di lawrence grobelminimum fax € 11,50 e li merita ampiamente tutti. Un libro da borsetta, una borsetta seria, da me è stato nella borsa oro e in quella rossa passando per la sacca della piscina. non l'ho mollato un secondo, ci ho scritto su con la penna stilo verde e ho avuto paura di finirlo troppo velocemente durante una colazione con marmellata e the bollente. è un'intervista registrata e riportata su carta, correva l'anno 1984 e truman sarebbe morto di li a poco. risponde, a tutto e con frasi lapidarie, sembra a volte un serpente a sonagli, becca e uccide. non ha mezze misure. ho letto a qualcuno delle frasi, col libretto in mano in cucina, ovviamente cucinando. uno scrittore, perchè è quello che ha sempre fatto, che ha solo fatto. ha conosciuto TUTTI quelli che meritava conoscere in quegli anni, passando da marylin che si toglieva le scarpe per ballare con lui, a jackie 'O che non amava granchè dopo una litigata, a gore vidal ad andy del factory (che mi aspetta). c'è una parola per tutti, acida glaciale o algida ma c'è. tra a sangue freddo e colazione da tiffany ce n'è per tutti. rimango disorientata quando mi dice che al posto di audrey hepburn per l'icona holly avrebbe visto marylin monroe.. e visto che è lui lo scrittore non posso far altro che immaginarmi come sarebbe stata. gli perdono anche quando dice "philip roth è abbastanza divertente in un salotto.. ma lasciamo perdere". 
"non capisco perche siano tutti così arrabbiati, con chi credevano di avere a che fare, con un buffone di corte? io sono uno scrittore"

Cena sex and the city


Se non ti chiede di uscire, non gli piaci abbastanza. Se non ti telefona, non gli piaci abbastanza. Se non dice che state assieme, non gli piaci abbastanza: Se non vuole sposarti, non gli piaci abbastanza. Se non dice che ti ama significa che non ti ama. Se devi sempre trovare una giustificazione per ogni sua mancanza di attenzione significa che : Non gli piaci abbastanza!

Sex and the city: una cena condita di divertenti situazioni dove noidonne saremo le protagoniste assolute. Una serata dove ci verrà svelato un importante Segreto. Racconti ed aneddoti che ognuna di noi, almeno una volta, ha vissuto e condiviso con le amiche. Potrete ridere e ironizzare ma anche sfogarvi e liberarvi di tutte le cose dette e non dette in fatto di storie d’amore.

La serata è
 condotta dal regista e attore Saverio Bari  ma le vere protagoniste sarete voi Donne. I testi sono liberamente tratti dal libro “la verità è che non gli piaci abbastanza” scritto dalle autrici di Sex and The city....le storie saranno le vostre storie. 



Io e quattro mie amiche abbiamo partecipato a una di queste cene e ci siamo divertite molto; di Sex and the city e delle fantastiche quattro (Carrie, Charlot, Samantha e Miranda) non c'è gran che, infatti è tutto molto ispirato al film "la verità è che non gli piaci abbastanza". Tutto comincia con la proiezione dell'incipit del film che mostra come fin da bambine noi ragazze ci illudiamo di piacere ai maschi.... tra una portata e l'altra della cena Saverio legge dei passi del libro che vengono poi commentati dagli invitati (uomini e donne) successivamente farà leggere delle lettere (scritte forse da ragazze che hanno partecipato in precedenza a queste cene) alle ragazze presenti... che imbarazzo!!!
Molto profondo e commovente il monologo finale di Saverio che parla dei dubbi e delle congetture che 'un uomo'  fa dopo aver tradito la propria compagna... 
Lo consiglio per passare una serata diversa con le amiche di sempre, un occasione per togliersi qualche dubbio sul universo maschile.



Scheda pratica
Informazioni e prenotazioni
Prenotazione necessaria
Costo della serata: 45 €
Per informazioni:
Stefania: 331 6821258
Michele: 327 3492643

Holly Golightly antenata di Carrie Bradshow




Nessuna donna può negare di aver visto 'Colazione da Tiffany'


Eleganza, stile, superficialità, leggerezza sincerità queste le qualità che connotano il personaggio di Holly Golightly, interpretato ovviamente da Audrey Hepburn, queste le qualità che l'hanno fatta diventare un'icona di stile in tutto il mondo ed in tutti i tempi. Certo hanno contribuito gli splendidi vestiti di Givenchy, ma la classe innata della Hepburn dona al film un'immagine sofisticata, forse addirittura più di quanto ci si aspetterebbe dal personaggio. Truman Capote l'autore del romanzo inizialmente non approvava la scelta della Paramout di assegnare il ruolo a Audrey, infatti nel suo immaginario il personaggio di Holly doveva essere di Marilyn Monroe.
Il vero nome di Holly è, infatti, Lulamae Barns, ragazza trasferitasi dalla provincia in città perchè spinta dal desiderio di avere un fidanzato facoltoso che possa farle vivere una vita agiata.
Se volessimo essere aridi e riduttivi potremmo dire che questo film è la storia di un uomo ed una donna, vicini di casa, entrambi mantenuti ed in cerca di fortuna, ma come si può essere immuni dal romanticismo quando si parla di Colazione da Tiffany? Ecco perchè dobbiamo raccontare la storia da un ben differernte punto di vista: due vicini di casa disillusi e moderni cercano la felicità nei beni materiali ed in chi può procurarglieli ma poi scoprono cos'è l'amore per la vita, per il prossimo, per il gatto, abbandonano il randagismo sentimentale e decidono di dedicarsi l'una all'altro.
Il film è estremamente moderno ed affronta delle tematiche scottanti per l'epoca (1961) anche se la sceneggiatura di George Axelord non è molto fedele al romanzo di Truman Capote ed in effetti ne offre quasi una versione edulcorata. Ad ogni modo il film eredita dei personaggi con delle caratteristiche molto attuali ed è sorprendente come alcuni argomenti vengano affrontati con naturalezza. E' proprio vero, allora il modello per l'emancipazione dei costumi dovevamo importarlo dagli Stati Uniti, ma tranquilli ormai li abbiamo superati...almeno su questo fronte!!!
Proprio a proposito di emancipazione, vi ricorda qualcuno la nostra delicata e minuta signorina Holly? Bei vestiti, belle compagnie, piccolo bilocale nel cuore di New York e soprattutto abiti e stile di vita al di sopra delle possibilità? Negli ultmi anni un personaggio simile ha imperversato sugli schermi televisivi e non solo, ancora non avete capito? Già, Holly Golightly è l'antenata di Carrie Bradshaw, protagonista di Sex and the City. Pensavate si fossero inventati qualcosa di nuovo e innovativo? Invece no, Truman Capote ci aveva pensato 30 anni prima dei produttori della HBO solo che il suo personaggio non indossava ancora le ormai famose scarpe Manolo Blahnik.
Ricordo, anche se sono indimenticabili, che gli autori della famosissima Moon River sono Henry Mancini e Johnny Mercer, Oscar per la miglior canzone, il regista è il grande Blake Edwards ed il vicino di casa è interpretato da Mickey Rooney.
Consiglio di rivedere il film (so che lo avete visto tutti almeno una volta) perchè Audrey Hepburn è elegante anche con l'asciugamano in testa,  perchè da allora il tubino nero è un must, perchè riascoltare Moon River è sempre commovente. Consiglio anche di leggere il romanzo di Truman Capote che restituisce la vera natura ed essenza di Holly Golightly, censurata nella versione cinematografica.

martedì 8 marzo 2011

tubino nero

Disegnato da Chanel nel 1926, fu chiamato da Vogue il "Ford Dress" perchè, come la Ford T divenne subito una moda, anche questo abito divenne famoso in tutto il mondo e in un lo colore: il nero. Negli anni '60 Givenchy lo elevò ai massimo livelli di rigore e sofisticatezza, mentre una donna - Audrey Hepburn - divenne la personificazione vivente del tubino nero per eccellenza.
L'abito indossato da Audrey nella scena di apertura di Colazione da Tiffany è forse il più iconografico in assoluto.
Però c'è anche quello che indossava in Sabrina per uscire con Humphrey Bogart che invitava le donne a scoprire le clavicole e ad affidarsi a un push-up di tanto in tanto (cosa che Audrey non fece mai più). 
O la versione più seducente che indossava in Insieme a Parigi.
Prima di morire, nel gennaio del 1993, Audrey donò a Givenchy più di 25 abiti che le aveva fatto, tuttora da lui conservati nel suo appartamento di Parigi. Li sta distribuendo uno a uno nei musei di tutto il mondo. Nei dicembre del 2006 mise all'asta per beneficienza l'abito di Colazione da Tiffany e il ricavato andò a City of Joy Aid, un' associazione che aiuta i poveri dell'India.
All'epoca in cui fu annunciata, nessuno sapeva a quanto avrebbe potuto arrivare l'offerta, perchè dopotutto era l'abito più famoso appartenuto alla donna più chic del mondo. Però si sapeva che sarebbe stata una cifra molto alta. Infatti all'asta non parteciparono solo stilisti, editor di Vogue, fan di Audrey di tutto il mondo, ma anche operatori di Wall Strett che volevano impressionare la moglie, Tiffany & Co., oltre a tre quarti della popolazione di Giappone, Cina e San Francisco. Anche solo per potersene vantare, moltissimi fan di Audrey in tutto il mondo avrebbero tanto voluto mettere le mani su quell'abito e allo stesso tempo aiutare l'associazione.
Per la cronaca l'abito di Colazione da Tiffany è stato venduto per 920.000 dollari  - sei volte la cifra stimata - all'asta  del 7 dicembre 2006. Secondo il sito di Christie's , è stato acquistato via telefono da un privato europeo e ha segnato un record mai raggiunto per la vendita di un abito proveniente da un film. 
"Ho le lacrime agli occhi. Sono sconcertato dal fatto che un pezzo di stoffa appartenuto ad un' attrice così magica ci permetta di comprare mattoni e cemento affinchè tanti bambini poveri possano andare a scuola."
Dominic Lapierre

Una star

E' come se gli idei avessero guardato giù sorridendo e avessero scelto lei. A 25 anni era già sopravvissuta al nazismo, aveva rischiato di morire di fame, aveva baciato Gregory Peck, conosciuto Givenchy, vinto un Oscar e un Tony, era già stata fidanzata e lasciata, era cresciuta senza padre ed era stata scoperta da William Wyler, aveva affascinato la scrittrice Colette, posato per la pubblicità di un sapone a Londra ed era apparsa sulla copertina del "Time" in un epoca in cui significava ancora molto.
Insomma, non era come noi. In realtà, indipendentemente dal fatto che vadano in giro in maglietta con in mano una tazza di Starbucks o con gli occhiali da sole e il cappellino in testa, gli attori non sono mai come noi, non possono esserlo, loro sono "noi" in grande: il noi che vorremmo essere. Tutte le grandi donne  e i grandi uomini godono della benevolenza del destino. Come dicevano i greci, se non avessimo eroi, ce li inventeremmo.
"Mi colpì perchè era sveglia, elegante, piena di talento e di ambizioni"
William Wyler dopo aver incontrato Audrey nel 1951

domenica 6 marzo 2011

quasiacustico tour ligabue 2011

"... ringrazio i tecnici, che sono stati eccezionali: hanno smontato e rimontato questo palco ogni giorno... si perchè ho voluto cambiare teatro ogni sera anchese  eravamo nella stessa città per 3 date. Non è stato solo un capriccio del sottoscritto, è che abbiamo voluto regalare ogni sera uno spettacolo diverso, anche grazie alla magia del teatro. Ringrazio anche i musicisti, che hanno fatto un lavoro mastodontico riadattando e studiando più di 80 pezzi... suonando per 30 concerti in 40 giorni...
questa è stata la tappa conclusiva del tour e anche se non siamo in un teatro è importante per me suonare nella mia città e allo stesso tempo sostenere un associazione importante come il GRADE..."
così conclude il Liga l'ultimo concerto di quasiacustico tour 2011 
venerdi 4 marzo al Pala Bigi di Reggio Emilia.
come sempre da pelle d'oca... sono indescrivibili le emozioni che suscita ogni volta sentire il Liga dal vivo... questa versione acustica (o quasi acustica) del suo concerto è stata davvero profonda, l'inserimento di diverse chitarre, bengio, violoncello e altri strumenti classici con ha fatto altro che dare più emozione e far emergere sensazioni nuove dalla musica e dalle parole... anche quelle di 20 anni fà.
Divertenti anche i racconti che accompagnano le canzoni in particolare l'aneddoto che precede balliamo sul mondo; il Liga racconta di come gli venne annunciata la partecipazione a San Remo Rock del 1990 e dei festeggiamenti alcolici che accompagnarono il dopo esibizione (cerca il video su youtube) molto buffo!!!
Per noi reggiani, fans di Ligabue questo è un anno memorabile... il 16 luglio si ripeterà l'evento al Campo Volo: il tempio del Rock... speriamo solo che non ci siano più problemi di audio-suono,
nell'attesa godiamoci il Ligabue Day al cinema il 23 marzo