martedì 15 marzo 2011

Colazione da Truman Capote

colazione da trumanMi sento così sconsideratamente voyeur quando leggo biografie o autobiografie. ma adoro leggerle.  picasso, dora, peggy, frida, corè li porto tutti nel mio salotto e si chiacchiera. al di la dei cenni anagrafici, la biografia conosciuta sui libri di storia o storia dell’arte. Mi piace metter il naso, curiosare nella vita poco pubblica –per quanto l’oggetto delle mie curiosità si guardi bene dal mettere in piazza la sua vera vita privata- dei personaggi che mi affascinano. E non vengono mai da lontano (tutti del ventesimo secolo), e son tutti in un certo modo collegati fra loro e attraverso questi collegamenti s’intrecciano e s’inseguono fino ad arrivare a me. peggy e la marchesa hanno abitato, non in quest'ordine, a venezia nello stesso palazzo dei leoni che tanto mi affascina ogni volta. È arrivato il turno di truman capote, lo aspettavo, seduta in una sala d’aspetto letteraria con le gambe unite, le ginocchia strette, i piedi uniti e le due mani vicine sul manico a mezzaluna di una borsetta rigida appoggiata sulle gambe, la schiena rigida, dritta. Lo aspettavo così, come ora aspetto di entrare nella factory un giorno o l’altro, giorno che non tarderà molto ad arrivare. COLAZIONE DA TRUMAN incontri con capote di lawrence grobelminimum fax € 11,50 e li merita ampiamente tutti. Un libro da borsetta, una borsetta seria, da me è stato nella borsa oro e in quella rossa passando per la sacca della piscina. non l'ho mollato un secondo, ci ho scritto su con la penna stilo verde e ho avuto paura di finirlo troppo velocemente durante una colazione con marmellata e the bollente. è un'intervista registrata e riportata su carta, correva l'anno 1984 e truman sarebbe morto di li a poco. risponde, a tutto e con frasi lapidarie, sembra a volte un serpente a sonagli, becca e uccide. non ha mezze misure. ho letto a qualcuno delle frasi, col libretto in mano in cucina, ovviamente cucinando. uno scrittore, perchè è quello che ha sempre fatto, che ha solo fatto. ha conosciuto TUTTI quelli che meritava conoscere in quegli anni, passando da marylin che si toglieva le scarpe per ballare con lui, a jackie 'O che non amava granchè dopo una litigata, a gore vidal ad andy del factory (che mi aspetta). c'è una parola per tutti, acida glaciale o algida ma c'è. tra a sangue freddo e colazione da tiffany ce n'è per tutti. rimango disorientata quando mi dice che al posto di audrey hepburn per l'icona holly avrebbe visto marylin monroe.. e visto che è lui lo scrittore non posso far altro che immaginarmi come sarebbe stata. gli perdono anche quando dice "philip roth è abbastanza divertente in un salotto.. ma lasciamo perdere". 
"non capisco perche siano tutti così arrabbiati, con chi credevano di avere a che fare, con un buffone di corte? io sono uno scrittore"

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