mercoledì 23 febbraio 2011

allarme cosmetici contraffatti



Barbie al piombo, cibo per cani e gatti alla plastica, conserve di pomodoro avariate, termos all’amianto, yo-yo con acqua di fogna, pigiami per bambini alla formaldeide, scarpe al cromo, abiti trattati con coloranti irritanti, dentrifici all’anticongelante.
Per i prodotti cinesi non è un bel periodo: negli ultimi mesi si sono scoperti decine e decine di prodotti di largo consumo contaminati da ogni tipo di inquinante oppure conservati malamente o ancora oggetti contraffatti, che non potevano garantire quindi le misure standard di sicurezza.
Perché il marchio CE (Conformità Europea) è una garanzia, ma molti prodotti d’importazione cinese ne recavano uno simile, ma non identico, con le lettere appena più distanziate, oppure più grandi o scritte in un font differente: le stesse lettere (CE) che però in questo caso stanno per “China Export”.

marchio China Export
marchio comunità europea
fate attenzione perchè la differenza sta solo nella distanza tra le lettere
(la mostro con il reticolo per farvi vedere che dovrebbe comporre un cerchio immaginario)

Inutile sottolineare che, molto spesso, per chi non ne è a conoscenza, è difficile distinguere qual è il marchio giusto, e quindi, si suppone, sicuro.
Resta il fatto che, facendo attenzione ai propri acquisti e imparando a leggere le etichette si possono evitare brutte sorprese.
Oltre ai giocattoli e ai prodotti in pelle, gli oggetti più contraffatti sono i profumi e i cosmetici.
Ombretti e rossetti griffati venduti a prezzi scontatissimi attirano le ragazzine, ma anche le donne mature, perché apparentemente non c’è nulla di strano: confezioni identiche, stesso marchio, stessa pubblicità.
Eppure il prezzo, esageratamente basso, dovrebbe far capire che si tratta di prodotti contraffatti, che, oltretutto potrebbero contenere sostanze dannose per il nostro organismo.
E a volte si tratta di sostanze legalizzate, come nel caso di due composti chimici molto pericolosi in dosi elevate, gli ftalati e i muschi sintetici, che si trovano praticamente in quasi tutti i profumi e i cosmetici e sono utilizzati comunemente come solventi dell’alcool.
Il problema è che la loro eventuale presenza è segnalata raramente sull’etichetta del prodotto, infatti l’utilizzo di questi componenti è obbligatorio per legge nella denaturazione dell’alcool etilico.
Quindi, non è possibile sapere nemmeno in quali quantità i due composti sono presenti nei prodotti, per poter così regolarsi di conseguenza, preferendo quei prodotti che contengono una soglia minima di ftalati e muschi.
Ma quali sono esattamente i rischi dell’utilizzo di prodotti di importazione asiatica o prodotti contraffatti?
Le reazioni sono in genere locali, cioè si manifestano sulla cute e variano a seconda dell’uso e del tipo di prodotto: ovviamente i saponi, i detergenti e gli shampoo sono meno pericolosi dei prodotti senza risciaquo come deodoranti, tinture per capelli, creme di bellezza.
Inoltre la penetrazione di sostanze dannose è più facile nelle zone in cui la pelle è sottile (palpebre, bordi delle dita) rispetto ad altre zone, come i palmi delle mani. Infine, i prodotti alcalini (come le creme depilatorie), a differenze di quelli a Ph neutro (saponi neutri), sono molto più aggressivi.
Le reazioni implicano solitamente bruciore, sensazione di fastidio, prurito, fino ad arrivare a vere e proprie manifestazioni allergiche (come arrossamenti cutanei, vescicole, eczemi), o a reazioni molto più drastiche, come le intossicazioni da piombo o mercurio.
Ovviamente, gli effetti sono tanto più eclatanti quanto più il soggetto è giovane: il rischio di esposizione al piombo, ad esempio, è maggiore nella prima infanzia, quando il cervello è ancora in formazione.
Come fare allora per non incorrere in questi problemi?
E’ importante il luogo d’acquisto: evitare bancarelle e mercatini anche se i prezzi possono essere molto allettanti.
Va evitato anche l’acquisto via Internet, a meno che non si abbia assoluta certezza della provenienza dei prodotti che si vogliono acquistare.
Fondamentale è saper leggere l’etichetta, che deve essere sempre essere scritta anche in italiano.
Qui vengono indicate: la funzione del prodotto, l’eventuale data di scadenza, le modalità di impiego e le avvertenze, il contenuto in grammi o millilitri.
Ma soprattutto l’etichetta deve riportare il nome e la ragione sociale del produttore o del responsabile del cosmetico.
Se manca il nome e l’indirizzo il prodotto è irregolare e quindi potenzialmente pericoloso.
Meglio desistere quindi e pazienza se per il lip gloss o il mascara dovremmo spendere il doppio o il triplo: almeno per i prodotti di uso quotidiano bisognerebbe essere molto attente!

Nessun commento:

Posta un commento