lunedì 28 febbraio 2011

mercanteinfiera

Come ogni anno a febbraio mi reco in  'spedizione vintage' al mercanteinfiera di Parma.
Anche ieri ho scelto di approfondire il padiglione del modernariato, dove posso immergermi completamente nei gioielli e nelle molteplici borsette che spaziano da Vuitton, Hèrmes, Chanel, Gucci, Emilio Pucci e molti altri; insieme alla mia compagna di avventure Fashion... Greta
mentre i nostri consorti si fermano a contemplare le favolose collezioni di orologi d'epoca.
I nostri occhi vengono rapiti dalle fantastiche  matelasse  di Chanel anni '80 di diverse dimensioni e colori; ma i prezzi non sono accessibili per il nostri portafogli... anche sè la frase ricorrente è sempre la stessa: '...sarebbe comunque un investimento!!!' ma non possiamo permetterci di spendere 1550 euro per una matelasse rossa di 10X15 cm
questa immagine è presa in prestito dal sito,
non è quella di cui parlo sopra
nonostante sia veramente meravigliosa!!!
La mia amica Greta è innamorata delle stupende fantasie di Emilio Pucci;  quindi rovistiamo in un mucchio di foulard dai colori brillanti adattissimi alla primavera, uno in particolare abbaglia i nostri occhi perchè sarebbe perfetto da abbinare alla Dolce&Gabbana bag azzurro acqua di Greta. Chiediamo il prezzo: 250 euro!!!! Prima di svenire ci accorgiamo che è macchiato in un angolo... lo facciamo notare alla rivenditrice: lei dice che può farci uno sconto... 200 euro sono comunque troppi per un foulard vintange e c'è nè andiamo deluse.


La caccia continua e ci soffermiamo su delle stupende Vuitton in stampa classica e chiacchierando con una signora impariamo un particolare importante: certi modelli in stampa classica sono ricavate da una tela unica quindi da un lato il marchio LV è capovolto... questo è un dettaglio che rende la borsa più prestigiosa, esattamente il contrario di quello che pensavamo noi... cioè ' ....quel bauletto e sicuramente contraffatto: guarda le lettere che sono sotto-sopra...!'
Abbiamo ancora tanto da imparare in campo di griffe...
La passeggiata termina tra le vetrine contenenti i gioielli di Madamme Coco: orecchini, catene e bracciali charms con le indimenticabili  due C incrociate, numero 5 e leoni;  i simboli che hanno segnanto la vita di Gabrielle Chanel (vi consiglio la lettura della biografia.... molto interessante) 



in conclusione: non abbiamo acquistato niente... che prezzi ragazze!!! Credo proprio che passeremo la primavera alla caccia di mercatini dell'usato più alla nostra portata... sperando di trovare accessori fashion  vintage!!!!
Il prossimo appuntamento è il 13 marzo al Mercatino del Riutilizzo in Polveriera (Reggio Emilia).

venerdì 25 febbraio 2011

acconciature PE 2011

si parte con una treccia, poi a metà
lunghezza si riportano su le tre ciocche
puntandole sulla nuca con le forcine
by Cacharel 

coda bassa ripiegata su se stessa
legata con un laccio e fermata al centro
della testa con forcine
by Rucci

rivisitazione della banana
anni '60
non cotonata
legata stretta
spettinata nella parte alta
by Vera Wang

banana anni '60
molto Audrey Style
in Holly Golightly
un classico di stile
perfetto per le occasioni importanti
by YSL

capello leggermente mosso:
dividere la lunghezza in diverse
ciocche, una alla volta devono
avvolgere la circonferenza della
testa ed essere fermate con forcine.
by Celine B.
Come descrivere lo chignon: innanzitutto permette a qualsiasi donna di districarsi in qualsiasi situazione, formale e non;   ordinato e sistemato verso l’alto, mette in risalto un esile collo, ma può anche alleggerirne uno più spesso. Un’acconciatura perfetta, se hai scelto un abito dal décolleté importante, scollato, o anche peril dolcevita più castigato. Se siamo interessate al mondo della moda, le passerelle del prêt-à-porter insegnano che la tendenza del momento  è quella di uno chignon meno costruito e più selvaggio, da appoggiare sulla nuca o da suddividere a ciocche, da annodare o da chiudere a cipolla.
by Max Azria

fashion hair extension

quante di voi vorrebbero capelli lunghi per sbizzarrirsi con le acconciature più glamour e chic anche solo per una serata speciale?
con le extension a clip il problema è risolto con una spesa contenuta (60 euro) avrete capelli lunghi, veri del colore identico al vostro, le potrete mettere e togliere a piacimento in autonomia ogni giorno.
si possono tingere, lavare, piastrare, arricciare, pettinare e acconciare e credetemi: nessuno si accorgerà che sono posticci!!! provare per credere!
raccogliere i capelli, cotonare con
il pettine la radice sulla quale si
 desidera applicare la strisciata
infilare i mini-pettini dall'alto
al basso e chiudere le clip.
ripete l'operazione per ogni
ciocca si desidera applicare.



mercoledì 23 febbraio 2011

allarme cosmetici contraffatti



Barbie al piombo, cibo per cani e gatti alla plastica, conserve di pomodoro avariate, termos all’amianto, yo-yo con acqua di fogna, pigiami per bambini alla formaldeide, scarpe al cromo, abiti trattati con coloranti irritanti, dentrifici all’anticongelante.
Per i prodotti cinesi non è un bel periodo: negli ultimi mesi si sono scoperti decine e decine di prodotti di largo consumo contaminati da ogni tipo di inquinante oppure conservati malamente o ancora oggetti contraffatti, che non potevano garantire quindi le misure standard di sicurezza.
Perché il marchio CE (Conformità Europea) è una garanzia, ma molti prodotti d’importazione cinese ne recavano uno simile, ma non identico, con le lettere appena più distanziate, oppure più grandi o scritte in un font differente: le stesse lettere (CE) che però in questo caso stanno per “China Export”.

marchio China Export
marchio comunità europea
fate attenzione perchè la differenza sta solo nella distanza tra le lettere
(la mostro con il reticolo per farvi vedere che dovrebbe comporre un cerchio immaginario)

Inutile sottolineare che, molto spesso, per chi non ne è a conoscenza, è difficile distinguere qual è il marchio giusto, e quindi, si suppone, sicuro.
Resta il fatto che, facendo attenzione ai propri acquisti e imparando a leggere le etichette si possono evitare brutte sorprese.
Oltre ai giocattoli e ai prodotti in pelle, gli oggetti più contraffatti sono i profumi e i cosmetici.
Ombretti e rossetti griffati venduti a prezzi scontatissimi attirano le ragazzine, ma anche le donne mature, perché apparentemente non c’è nulla di strano: confezioni identiche, stesso marchio, stessa pubblicità.
Eppure il prezzo, esageratamente basso, dovrebbe far capire che si tratta di prodotti contraffatti, che, oltretutto potrebbero contenere sostanze dannose per il nostro organismo.
E a volte si tratta di sostanze legalizzate, come nel caso di due composti chimici molto pericolosi in dosi elevate, gli ftalati e i muschi sintetici, che si trovano praticamente in quasi tutti i profumi e i cosmetici e sono utilizzati comunemente come solventi dell’alcool.
Il problema è che la loro eventuale presenza è segnalata raramente sull’etichetta del prodotto, infatti l’utilizzo di questi componenti è obbligatorio per legge nella denaturazione dell’alcool etilico.
Quindi, non è possibile sapere nemmeno in quali quantità i due composti sono presenti nei prodotti, per poter così regolarsi di conseguenza, preferendo quei prodotti che contengono una soglia minima di ftalati e muschi.
Ma quali sono esattamente i rischi dell’utilizzo di prodotti di importazione asiatica o prodotti contraffatti?
Le reazioni sono in genere locali, cioè si manifestano sulla cute e variano a seconda dell’uso e del tipo di prodotto: ovviamente i saponi, i detergenti e gli shampoo sono meno pericolosi dei prodotti senza risciaquo come deodoranti, tinture per capelli, creme di bellezza.
Inoltre la penetrazione di sostanze dannose è più facile nelle zone in cui la pelle è sottile (palpebre, bordi delle dita) rispetto ad altre zone, come i palmi delle mani. Infine, i prodotti alcalini (come le creme depilatorie), a differenze di quelli a Ph neutro (saponi neutri), sono molto più aggressivi.
Le reazioni implicano solitamente bruciore, sensazione di fastidio, prurito, fino ad arrivare a vere e proprie manifestazioni allergiche (come arrossamenti cutanei, vescicole, eczemi), o a reazioni molto più drastiche, come le intossicazioni da piombo o mercurio.
Ovviamente, gli effetti sono tanto più eclatanti quanto più il soggetto è giovane: il rischio di esposizione al piombo, ad esempio, è maggiore nella prima infanzia, quando il cervello è ancora in formazione.
Come fare allora per non incorrere in questi problemi?
E’ importante il luogo d’acquisto: evitare bancarelle e mercatini anche se i prezzi possono essere molto allettanti.
Va evitato anche l’acquisto via Internet, a meno che non si abbia assoluta certezza della provenienza dei prodotti che si vogliono acquistare.
Fondamentale è saper leggere l’etichetta, che deve essere sempre essere scritta anche in italiano.
Qui vengono indicate: la funzione del prodotto, l’eventuale data di scadenza, le modalità di impiego e le avvertenze, il contenuto in grammi o millilitri.
Ma soprattutto l’etichetta deve riportare il nome e la ragione sociale del produttore o del responsabile del cosmetico.
Se manca il nome e l’indirizzo il prodotto è irregolare e quindi potenzialmente pericoloso.
Meglio desistere quindi e pazienza se per il lip gloss o il mascara dovremmo spendere il doppio o il triplo: almeno per i prodotti di uso quotidiano bisognerebbe essere molto attente!

martedì 22 febbraio 2011

per un make-up alla Audrey


"Vuoi darmi la mia borsetta tesoro.... lettere come queste non si possono leggere senza rossetto"
Holly  Golightly




Audrey era famosa per il suo trucco che evidenziava quegli  occhi memorabili.
Ciò che molti non sanno è che lavorò con gli stessi truccatori e parrucchieri (conosciuti sul set di Vacanze Romane) per tutta la vita: i cugini Alberto e Grazia De Rossi. Alberto era così esigente che dopo aver applicato il mascara usava una spilla da balia per separare ogni singola ciglia. Un tocco di stile che di recente Julia Roberts ha usato nella scena di un film, con grande effetto.
Vi svelo qualche magia per il trucco in stile Audrey, grazie a Darac ex direttore artistico di Estée Lauder, che ora produce una sua linea cosmetica. Afferma Darac: "Con il tempo il trucco di Audrey è migliorato. Non ha mantenuto lo stesso aspetto per quarant'anni. Certe donne scoprono l'ombretto azzurro alle medie e se lo tengono per sempre! Lei ha fatto una cosa intelligente: si è concentrata sulle caratteristiche del suo viso. Non ha mai cercato di diventare ciò che non era, ha sempre lavorato sulla bellezza naturale che Dio le ha donato... c osa che possiamo imparare tutti!"
occhi
Dovete scegliere:  puntare sugli occhi o sulle labbra, mai entrambe le cose.
Cominciate con uno strato di mascara.
Poi applicare un ombretto simile al vostro colore di pelle,  dalla palpebra a sopracciglio, per ottenere un bell'effetto uniforme. Se cominciate con un colore troppo scuro sarà difficile da sfumare, risulterà pesante e vi farà sembrare gli occhi piccoli.
Prendete la matita e tracciate la riga alla base della palpebra lungo le ciglia. Aggiungete il secondo ombretto di un tono più scuro ma sempre madreperlato. Stendetelo sulla parte della palpebra sopra la piega dell'occhio. Sfumate con un bastoncino cotonato per alleggerire lo stacco, in modo che sembri naturale.
Mettete un altro strato di mascara.
Se per una sera volete un look più esotico, applicate anche una riga di eye-liner e avrete occhi impeccabili: è facile e lo possono fare tutti.
sopracciglia
Dovete fare attenzione alle sopracciglia, che servono ad illuminare il volto. E' importante tenerle in ordine e non troppo selvagge. Per Audrey erano un marchio. All'inizio le aveva abbastanza folte (Vacanze Romane e Sabrina) ma con il passare degli anni, sono state alleggerite per non rimanere "incatenata" allo stesso look. Credo valga la pena di farsele sistemare da un professionista im modo da capire che cosa vi sta bene e poi mantenere la linea a casa.
labbra


Usate un rossetto simile al colore naturale delle vostre labbra. Applicatelo come se doveste usare un pennello. Continuate con un gloss chiaro, magari trasparente e poi usate la matita solo sul bordo del labbro superiore per ottenere un aspetto naturale e leggero.
fondotinta
usarne il minimo quantitativo possibile e sceglierne un tipo con un basso quantitativo di titanio. Se usate un fondotinta con una texture pesante vi invecchierà di dieci anni. Stendetelo con una spugnetta di latice partendo dal centro verso l'esterno del viso. Aggiungete una leggere spolverata di fard rosato sulle gote.

fard colore rosato by Jafra



sfumature di rossetti
naturali
...molto Audrey


www.jafra.com/corporate/home

Holly clutch

Tiffany&Co. il famoso Brand di gioielli americano ha dedicato questa deliziosa pochette di coccodrillo disponibile in sei colori (non poteva mancare il pantone 1861) alla meravigliosa Holly Golightly.
stupenda, niente da dire.... anche se l'originale del film non era una pochette, ma portava una doppia catena dorata che Audrey arrotolava con stile attorno alla mano quando correva su per le scale...

la divina Audrey

"Come sto?" Holly Golightly in Colazione da Tiffany

Audrey era famosa per il suo stile, la bellezza e quel certo "non so che" che la rendeva una star. In questa sezione del blog mi concentrerò su ciò che fece di lei l'icona che è oggi: la moda, il trucco, gli accessori, il suo guardaroba e il vostro.
Audrey portava i jeans, faceva ginnastica (poca... più che altro camminava a passo svelto) aveva sempre un'espressione meravigliosa e sapeva bene cosa indossare e cosa no. Adesso potrete farlo anche voi.
Impareremo insieme come evidenziare il look nel modo giusto e in particolare le sopracciglia; come mascherare il girovita, gli interessi culturali, il consumo di sigarette e la perdita di peso. 
C'è tutto: lezioni di stile dalla donna più chic del mondo e dettagli che ci sorprenderanno.
"Lo stile è personale: in questo si distingue dalla moda."
Fran Lebowitz
"Non credo affatto di essere bella" affermò la splendida ventriquattrenne Audrey a poche settimane dall' uscita di Vacanze Romane, "e non lo dico con falsa modestia. Lo penso sul serio."
Cosa pensava Audrey del proprio aspetto? non sopportava le proprie braccia (troppo magre) e i piedi (troppo grandi-42). Rob Wolders dice che Audrey era "come una bambina che rifiutava di credere quanto fosse bella. Era incredibilmente umile.... e non era falsa modestia."


Volete essere come Audrey?  Ecco tutti i must, dal taglio di capelli alle ballerine. Non vi prometto che incontrerete il vostro Gregory Peck, ma seguendo questi consigli entrerete nel regno delle donne meglio vestite in assoluto.


Evidenziare i pregi e minimizzare i difetti
Audrey aveva problemi con i piedi che calzavano un 42, con le sue orecchie a sventola, con i denti storti e il collo troppo lungo.... però amava il suo girovita da cinquanta centimetri.
 Tutti hanno qualcosa di bello da enfatizzare: fatelo e ignorate il resto!


Adorare i vestiti? Bene, non è una colpa.  "I vestiti sono una bella passione" diceva Audrey che ai tempi d'oro viaggiava con non meno di dieci valigie. "Mi piacciono così tanto da diventare un vizio. C'è gente che sogna una piscina, io preferisco grandi armadi".


Uno stile raffinato mai banale
Audrey fu la prima a rendere sexy qualcosa di non sexy: le ballerine, dopo di lei ci hanno provato Paris Hilton e Pamela Anderson con gli UGG, Audrey aveva uno stile unico e sceglieva ciò che sapeva essere di moda, pur non essendo una fashion victim. Anzi una volta capito che cosa le stava bene , continuava a seguire gli stessi principi per sempre. Detto ciò, non si limitava a un solo tipo di look: alternava le ballerine a scarpe altissime di Ferragamo e Roger Vivier, e se nella sua epoca fossero esistite , avrebbe sicuramente portato anche delle Manolo Blahnik.
Nonostante lo stile distinto, non si fossilizzò mai su un unico look. Seppe quando fu necessario riporre i perfetti tailleur Givenchy anni '60 per passare ai cappotti, ai jeans e agli stivali da biker degli anni '70.